Gran parte dei vigneti giacciono sui terreni della “Cascina Chignalungo”, un podere dove la vigna è di casa da secoli, ritrovandola anche nella mappa Napoleonica. Possiede altri terreni, sempre nel comune di Lessona, anch’essi storicamente impiantati a vigneto (Crarolo, Chioso del Bosco, Berra, etc..)
Il sistema di allevamento è a Guyot con circa 4800 piante ad ettaro.
Utilizziamo letame di cavallo per fertilizzare e, per una "lotta integrata e guidata" nella conduzione dei vigneti, utilizziamo zolfo e rame.
La particolare conformazione orografica dei terreni offre un drenaggio naturale, evitando ogni tipo di asfissia radicale.
Pietro riduce ulteriormente la produzione di uva autorizzata dal Disciplinare, puntando a produzioni che non vadano oltre i 40 quintali ad ettaro, diradando fin da Giugno-Luglio i grappoli appena formati e permettendo così alla pianta di concentrare colori, sapori, profumi e aromi sui restanti grappoli.
La vendemmia, sempre molto tardiva, generalmente ad Ottobre, viene eseguita con la raccolta a mano dei grappoli in cassette dal peso massimo di 10-12 kg.
Nel cuore delle Alpi Occidentali si trova il fossile di un Supervulcano che mostra le sue parti più profonde.
Circa 300 milioni di anni fa, quando sulla Terra esisteva un solo continente, la Pangea, un Vulcano è esploso eruttando un'immensa quantità di materiale e sprigionando un'energia pari a 250 bombe atomiche.
Tra 60 e 30 milioni di anni fa gli stessi processi che hanno formato le Alpi, hanno sollevato e ruotato la parte di crosta terrestre in cui si trovava il Vulcano esploso, mettendone in evidenza il sistema di alimentazione, fino a circa 30 km di profondità. Si tratta di un caso unico al mondo! E' possibile vederlo in un'area che comprende Valsesia e Valsessera, fino a lambire il lago Maggiore.
Da settembre 2013 l'area del Supervulcano, nella quale rientra l'Alto Piemonte, fa parte del Sesia-Val Grande Geopark riconosciuto dall'UNESCO.